
LEISHMANIOSI: COS'E'?
La leishmaniosi è una malattia protozoaria trasmessa da ditteri ematofagi, i flebotomi. In Italia è presente solo la specie Leishmania infantum che colpisce principalmente il cane (leishmaniosi canina, LCan), serbatoio riconosciuto di infezione, e l’uomo, in misura molto inferiore, con due forme cliniche: cutanea (LC) e viscerale (LV). Nel cane le forme cliniche si possono manifestare con uno o più dei seguenti sintomi: sindrome viscero-cutanea con perdita di peso, linfoadenomegalia, lesioni cutanee e oculari, onicogrifosi, epistassi, anemia, insufficienza renale, diarrea e zoppia.
In Italia la malattia è considerata riemergente e in espansione, sia in senso territoriale, verso nord, sia con l’aumento di prevalenza nelle aree storicamente endemiche. La prevenzione si basa sulla terapia dei cani infetti e la protezione diretta del cane per mezzo di antiparassitari esterni con effetto repellente e/o biocida sul vettore. Di recente è stata inoltre resa disponibile la possibilità di vaccinazione per proteggere i cani sieronegativi, anche se l’efficacia della copertura non è totale.
Non esiste alcun obbligo di legge per la Leishmaniosi canina, a parte l’applicazione dell’art. 5 del Regolamento di polizia veterinaria (d.p.r. n. 320, 08/02/1954). La Leishmaniosi cutanea e la leishmaniosi viscerale umane sono malattie a notifica obbligatoria (classe II, d.m. 15/12/1990).
COME SI TRASMETTE?
Attraverso la puntura di un insetto color sabbia delle dimensioni di un moscerino, il flebotomo, conosciuto anche con il nome di “pappatacio”, per la sua caratteristica di volare in silenzio cercando un ospite su cui compiere il pasto di sangue. Sono state segnalate altre rare vie di trasmissione: attraverso donazioni di sangue e organi, per via verticale (dalla madre al feto), attraverso l’accoppiamento. La malattia tuttavia si mantiene nell’ambiente solo se sono presenti i flebotomi vettori.
QUALI SONO I SINTOMI NEL CANE?
La malattia può rimanere inapparente per molto tempo (da 3 mesi a 7 anni). I primi sintomi possono essere appetito capriccioso, dimagramento, stanchezza, poi possono insorgere alterazioni della pelle non pruriginose e spesso simmetriche e alterazioni del mantello (dermatite con forfora, perdita di pelo, ulcere, pustole e ipercheratosi nasale e/o digitale). Esse sono tra i segni più importanti della malattia. Seguono ingrossamento dei linfonodi, problemi agli occhi (congiuntivite, uveite, etc.), problemi renali, alle articolazioni e ad altri organi interni, questi ultimi in genere rilevabili dal veterinario tramite approfondimenti diagnostici.
COME SI PUO' PREVENIRE?
In primo luogo è opportuno proteggere il proprio cane dalla puntura dei flebotomi, utilizzando un prodotto repellente. Questi prodotti hanno nella maggior parte dei casi un’efficacia multipla permettendo di controllare anche le infestazioni da pulci, zecche e pidocchi. Si consiglia di continuare a proteggere l’animale attraverso l’applicazione regolare di questi antiparassitari durante la stagione di maggiore attività dei flebotomi ed eventualmente ricoverare gli animali in ambienti chiusi durante le ore crepuscolari. Esiste oggi la possibilità di vaccinare il proprio cane contro la Leishmaniosi.
La vaccinazione non protegge il cane al 100% e non deve quindi escludere tutte le altre misure per ridurre l’esposizione ai flebotomi. Ricorda inoltre che è assolutamente necessario che i cani infetti, anche se curati o ancora sotto terapia, vengano trattati con questi antiparassitari per evitare il contagio dei flebotomi, responsabili della diffusione dell’infezione. Un altro
accorgimento è quello di far dormire il cane al chiuso di notte, ad esempio in garage, o in casa, tenendo presente che date le piccole dimensioni, i flebotomi riescono comunque a oltrepassare le maglie delle comuni zanzariere.
QUALI ANTIPARASSITARI UTILIZZARE?
L’utilizzo nel cane di repellenti contro i flebotomi rappresenta uno strumento prezioso, poco costoso, di facile reperibilità e applicazione, per prevenire la leishmaniosi canina. Esistono vari principi attivi, con efficacia variabile dall’80 al 100%, che devono essere scelti in base alle proprie esigenze:
• formulazioni spray: attivi per 1-2 settimane al massimo, da utilizzare se si porta il cane in zone con leishmaniosi canina per un breve periodo (anche solo una giornata). Il prodotto va spruzzato su tutto il corpo dell’animale facendo attenzione agli occhi. L’attività repellente è immediata.
• formulazioni spot-on: attivi per 3 settimane, consigliati se si porta il cane ad es. in vacanza in zone con leishmania, oppure come trattamento di routine, da ripetere ogni mese. Vanno somministrati una settimana prima della partenza applicando il prodotto sulla cute dell’animale lungo il dorso o a livello interscapolare a seconda delle indicazioni riportate sulla confezione.
• collari: attivi contro i flebotomi da 4 a 8 mesi. Sono consigliati per cani che vivono all’aperto,
anche di notte, o in un’area endemica per leishmania. Il collare va applicato da 2 a 10 giorni (a seconda del tipo di collare) prima dell’introduzione del soggetto in area endemica e utilizzato e sostituito secondo le indicazioni della casa produttrice per essere sicuri del mantenimento dell’efficacia.
Accertatevi sempre che sul prodotto sia indicata l’attività repellente nei confronti dei flebotomi e in caso di animali in gestazione o allattamento consultatevi con il vostro veterinario.
Per l’opportunità o meno di iniziare la vaccinazione ti consigliamo di parlarne con il tuo veterinario.
Il vaccino va utilizzato solo in cani sieronegativi e a partire dai 6 mesi d’età.
Il vaccino deve essere poi richiamato annualmente.
FONTE: Leishmaniosi canina... come evitarla, come difenderci (IZS delle Venezie)